RISPOSTA ALLA LETTERA APERTA DEL SINDACO DI PETTORANO SUL GIZIO
Egregio signor Sindaco,
abbiamo letto la Sua lettera di risposta e La rassicuriamo sul fatto che siamo sempre equilibrati e sereni, tanto equilibrati e sereni che abbiamo voluto sottoporre all'attenzione di tutti una vicenda che ci riguarda e che riguarda tutti i cittadini che hanno a cuore la storia, le tradizioni e la cultura pettoranese. Perché è di questo che l'associazione "De Stephanis" si occupa, non di altro: la nostra associazione non deve fare affari, non deve presentarsi alle elezioni, non deve fare carriere, non gestisce soldi pubblici. In dieci anni di attività ha ricevuto dalle amministrazioni comunali che si sono succedute qualche centinaio di migliaia di lire di contributi, a fronte di un'attività che ha offerto al nostro paese cinque pubblicazioni, decine di incontri, convegni, conferenze, il recupero di tradizioni culturali, manifestazioni spettacolari e ricreative, un sito internet.
Ora Lei, che di questo paese conosce pochissimo perché nato, cresciuto e vissuto fino a pochi anni fa a Sulmona, ci viene a parlare di "danno per la Comunità e per l'Erario"!!
Vorremmo che spiegasse ai cittadini di Pettorano a quale danno si riferisce. Vorremmo che spiegasse ai cittadini che le altre associazioni (Pro Loco, associazione anziani, "Il Muretto"), per locali ben più ampi e confortevoli di quello occupato dalla "De Stephanis" pagano (quanto pagano!) cifre simboliche di 100.000 lire l'anno.
Per evitare "danni" al Comune, come dice Lei, siamo disponibili a pagare non solo l'arretrato relativo alla nostra sede ma Le offriamo il doppio di quanto pagano tutte le altre associazioni per affittare i locali da esse occupati.
Nella nostra precedente lettera Le chiedevamo di risponderci. La ringraziamo per averlo fatto ma, allo stesso tempo, non possiamo non rilevare che Lei, così rispettoso degli aspetti formali, si è fatto prendere dalla penna quando ci ha fatto notificare una ordinanza illegittima e, nella lettera aperta, si è lasciato andare ad affermazioni palesemente false. Vogliamo chiarirLe che non siamo "abusivi", tanto è vero che Lei stesso, per un anno intero, non ci ha mai contestato nulla, ben sapendo che occupavamo un locale comunale.
Vorremmo rassicurarLa, infine, sul fatto che non siamo pretestuosi e non facciamo supposizioni. Ci basiamo sui fatti, ed i fatti dicono:
1. che Lei ci sfratta dalla sede;
2. che prende come scusa l'assenza di un contratto;
3. che non ci risponde sulla disponibilità di altre sedi.
Le abbiamo dato la disponibilità a lasciare l'attuale locale proponendoLe come alternativa un locale che il Comune non utilizza ma Lei ci risponde che non abbiamo il contratto; Le proponiamo di stipulare un contratto ma Lei non vuole; Le proponiamo di affittarci il locale dell'ex guardia medica, anche temporaneamene, ma Lei o non ci risponde o ci risponde che i programmi dell'amministrazione non lo consentono; Le chiediamo quali sono questi programmi ma non è possibile saperlo. A qualsiasi cittadino di buon senso, non solo a noi, questo comportamento appare pretestuoso.
Cordialmente
Pettorano sul Gizio 11/7/2000
Associazione Culturale "Pietro De Stephanis"
PS. Le domande agli amministratori passati Le rivolga direttamente a loro e non a noi, altrimenti è Lei che fa politica facendo finta di non farla.
abbiamo letto la Sua lettera di risposta e La rassicuriamo sul fatto che siamo sempre equilibrati e sereni, tanto equilibrati e sereni che abbiamo voluto sottoporre all'attenzione di tutti una vicenda che ci riguarda e che riguarda tutti i cittadini che hanno a cuore la storia, le tradizioni e la cultura pettoranese. Perché è di questo che l'associazione "De Stephanis" si occupa, non di altro: la nostra associazione non deve fare affari, non deve presentarsi alle elezioni, non deve fare carriere, non gestisce soldi pubblici. In dieci anni di attività ha ricevuto dalle amministrazioni comunali che si sono succedute qualche centinaio di migliaia di lire di contributi, a fronte di un'attività che ha offerto al nostro paese cinque pubblicazioni, decine di incontri, convegni, conferenze, il recupero di tradizioni culturali, manifestazioni spettacolari e ricreative, un sito internet.
Ora Lei, che di questo paese conosce pochissimo perché nato, cresciuto e vissuto fino a pochi anni fa a Sulmona, ci viene a parlare di "danno per la Comunità e per l'Erario"!!
Vorremmo che spiegasse ai cittadini di Pettorano a quale danno si riferisce. Vorremmo che spiegasse ai cittadini che le altre associazioni (Pro Loco, associazione anziani, "Il Muretto"), per locali ben più ampi e confortevoli di quello occupato dalla "De Stephanis" pagano (quanto pagano!) cifre simboliche di 100.000 lire l'anno.
Per evitare "danni" al Comune, come dice Lei, siamo disponibili a pagare non solo l'arretrato relativo alla nostra sede ma Le offriamo il doppio di quanto pagano tutte le altre associazioni per affittare i locali da esse occupati.
Nella nostra precedente lettera Le chiedevamo di risponderci. La ringraziamo per averlo fatto ma, allo stesso tempo, non possiamo non rilevare che Lei, così rispettoso degli aspetti formali, si è fatto prendere dalla penna quando ci ha fatto notificare una ordinanza illegittima e, nella lettera aperta, si è lasciato andare ad affermazioni palesemente false. Vogliamo chiarirLe che non siamo "abusivi", tanto è vero che Lei stesso, per un anno intero, non ci ha mai contestato nulla, ben sapendo che occupavamo un locale comunale.
Vorremmo rassicurarLa, infine, sul fatto che non siamo pretestuosi e non facciamo supposizioni. Ci basiamo sui fatti, ed i fatti dicono:
1. che Lei ci sfratta dalla sede;
2. che prende come scusa l'assenza di un contratto;
3. che non ci risponde sulla disponibilità di altre sedi.
Le abbiamo dato la disponibilità a lasciare l'attuale locale proponendoLe come alternativa un locale che il Comune non utilizza ma Lei ci risponde che non abbiamo il contratto; Le proponiamo di stipulare un contratto ma Lei non vuole; Le proponiamo di affittarci il locale dell'ex guardia medica, anche temporaneamene, ma Lei o non ci risponde o ci risponde che i programmi dell'amministrazione non lo consentono; Le chiediamo quali sono questi programmi ma non è possibile saperlo. A qualsiasi cittadino di buon senso, non solo a noi, questo comportamento appare pretestuoso.
Cordialmente
Pettorano sul Gizio 11/7/2000
Associazione Culturale "Pietro De Stephanis"
PS. Le domande agli amministratori passati Le rivolga direttamente a loro e non a noi, altrimenti è Lei che fa politica facendo finta di non farla.




